Ascolto -– ComunioneConsensoConsultazioneDiscernimentoEquipe Sinodale Diocesana - Iniziazione cristiana - MissioneParrhesiaPartecipazione - Riunione sinodale diocesanaSensus fidei - Sinodo

 

 

Ascolto

 

Papa Francesco ha affermato che: «Una Chiesa sinodale è una Chiesa che ascolta. [...] Il Popolo fedele, il Collegio episcopale, il Vescovo di Roma: tutti ascoltano gli uni gli altri; e tutti ascoltano lo Spirito Santo» (Cerimonia di commemorazione del 50° anniversario dell'istituzione del Sinodo dei Vescovi, 17 ottobre 2015). La Commissione Teologica Internazionale ha spiegato questo ruolo centrale dell'ascolto come segue: «Il dialogo sinodale implica il coraggio tanto nel parlare quanto nell’ascoltare. Non si tratta d’ingaggiarsi in un dibattito in cui un interlocutore cerca di sopravanzare gli altri o controbatte le loro posizioni con argomenti contundenti, ma di esprimere con rispetto quanto si avverte in coscienza suggerito dallo Spirito Santo come utile in vista del discernimento comunitario, aperti al tempo stesso a cogliere quanto nelle posizioni degli altri è suggerito dal medesimo Spirito “per il bene comune” (1 Corinzi 12,7)» (TIC, Syn., n. 111).

 

 

Comunione

 

La comunione è il legame spirituale, sacramentale e giuridico che unisce i pastori tra loro, i pastori ai fedeli e i fedeli tra loro, secondo il modello della comunione trinitaria. Questo legame, fondato sul comune Battesimo, si realizza, si manifesta e si rafforza nella comune partecipazione all'Eucaristia.

 

 

Consenso

 

Consenso non significa uniformità o maggioranza democratica. Se così fosse, si ignorerebbe il fatto che lo Spirito Santo può parlare attraverso le parole di un singolo membro del popolo di Dio o di un piccolo gruppo. Piuttosto, il consenso in chiave sinodale si riferisce al processo di ascolto reciproco in un'atmosfera di preghiera e libertà interiore, per discernere il cammino comune a cui Dio ci chiama in uno spirito di comunione, guidato dallo Spirito Santo.

 

 

Consultazione

 

La consultazione è il processo attraverso il quale i fedeli vengono ufficialmente ascoltati su questioni di dottrina, morale e vita cristiana prima che venga presa una decisione. La pratica della consultazione ha trovato in passato la sua formulazione in queste parole latine: «Quod omnes tangit ab omnibus tractari (et approbari) debet» («Ciò che riguarda tutti deve essere trattato [e approvato] da tutti») (citato da Francesco, Cerimonia di commemorazione del 50° anniversario dell'istituzione del Sinodo dei Vescovi, 17 ottobre 2015).

L'attuale Sinodo cerca di ampliare l'esperienza della "consultazione" per andare verso una Chiesa più sinodale che ascolti e coinvolga più pienamente l'intero popolo di Dio. Il cammino sinodale è il culmine di un lungo processo attraverso il quale la voce dello Spirito Santo risuona in tutta la Chiesa, a livello diocesano, nazionale, continentale e universale.

 

 

Discernimento

 

Il Processo Sinodale prevede un processo di discernimento orientato al consenso. Ci ascoltiamo a vicenda per discernere ciò che Dio sta dicendo a tutti noi. Questo tipo di discernimento non è un evento isolato, ma in definitiva uno stile di vita, basato su Cristo, seguendo la guida dello Spirito Santo, vivendo per la maggior gloria di Dio. Il discernimento comunitario aiuta a costruire comunità fiorenti e resistenti per la missione della Chiesa oggi. Il discernimento è una grazia di Dio, ma richiede il nostro coinvolgimento umano in modi semplici: pregando, riflettendo, prestando attenzione alla propria disposizione interiore, ascoltando e parlando con gli altri in modi autentici, significativi e accoglienti. Il discernimento in questa chiave spirituale pianta semi che possono dare frutti nella comunione, nella guarigione, nella comunione, nella missione e altro ancora. Dio viene a guidarci e ispirarci mentre cerchiamo di discernere la Sua volontà.

 

 

Equipe Sinodale Diocesana

 

Il ruolo dell'équipe sinodale è quello di implementare, coordinare e supervisionare la fase diocesana del Processo Sinodale sotto la guida del Vescovo locale, collaborando con i Referenti Diocesani. L'équipe sinodale deve pianificare le sessioni di ascolto da tenersi a livello locale per garantire la più ampia partecipazione possibile, compresi gli emarginati. Si dovrebbe fare uno sforzo particolare per coinvolgere coloro che sono raramente ascoltati nella Chiesa. L'équipe sinodale organizza tutti gli incontri, gli eventi e le riunioni in concomitanza con il Processo Sinodale. L'obiettivo è creare un'autentica esperienza di sinodalità a livello locale. Una volta concluse le sessioni di ascolto, l'équipe Sinodale ha il compito di redigere la sintesi diocesana sulla base delle esperienze e dei commenti ricevuti da tutti coloro che hanno partecipato.

 

 

Iniziazione cristiana

 

Il battesimo è il sacramento con cui entriamo nel popolo di Dio, liberati dal peccato originale e adottati come figli e figlie di Dio in Cristo. Il battesimo è l'identità fondamentale di tutti i fedeli (indipendentemente dal sesso, dall'etnia, dallo status sociale). «In virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario (cfr Mt 28,19). Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pensare ad uno schema di evangelizzazione portato avanti da attori qualificati in cui il resto del popolo fedele fosse solamente recettivo delle loro azioni. La nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati.» (EG, n. 120).

La Cresima è il sacramento con cui i fedeli ricevono la pienezza dei doni dello Spirito Santo. Nella Cresima siamo pienamente preparati per la missione che ci è stata affidata nel Battesimo. Lo Spirito riversato su di noi ci permette di vivere sempre più profondamente la nostra vocazione primaria di figli e figlie di Dio che gridano «Abba, Padre» (Romani 8:15). Non solo siamo chiamati a vivere la nostra vocazione di figli e figlie di Dio, ma anche a invitare gli altri in questa relazione filiale con il Padre in Cristo, di cui lo Spirito Santo ci rende partecipi.

La vita nuova che abbiamo ricevuto nel Battesimo e nella Cresima è continuamente alimentata dalla partecipazione all'Eucaristia, «fonte e apice di tutta la vita cristiana» (LG, n. 11). In definitiva, è dalla celebrazione dell'Eucaristia che prende forma una Chiesa sinodale.

 

 

Missione

 

Il Concilio Vaticano II afferma che «la Chiesa durante il suo pellegrinaggio sulla terra è per sua natura missionaria» (Ad Gentes 2). La missione esprime quindi l'identità più profonda della Chiesa, che esiste per annunciare il Vangelo a tutti gli uomini. In un'epoca di rapidi cambiamenti, Papa Francesco invita la Chiesa a riscoprire la sua natura missionaria, stabilendosi in ogni luogo della terra in uno stato permanente di missione (cfr. EG 25).

 

 

Parrhesia

 

La parrhesia si riferisce all'audacia che la venuta dello Spirito Santo ha prodotto nei cuori degli apostoli a Pentecoste. È l'audacia interiore che li ha spinti a proclamare la Buona Novella che Gesù è il Signore senza paura nei primi tempi della Chiesa. Lo Spirito ci offre questa stessa audacia per svolgere la missione della Chiesa oggi. La parrhesia è necessaria nel processo sinodale affinché possiamo ascoltare con umiltà e parlare con audacia, ispirati dallo Spirito Santo, mentre ci muoviamo in questa "nuova fase di evangelizzazione" a cui Dio ci chiama.

«La parresia nello Spirito chiesta al Popolo di Dio nel cammino sinodale è la fiducia, la franchezza e il coraggio "di entrare nell'ampiezza dell'orizzonte di Dio" per "annunciare che nel mondo c’è un sacramento di unità e perciò l'umanità non è destinata allo sbando e allo smarrimento" L'esperienza vissuta e perseverante della sinodalità è per il Popolo di Dio fonte della gioia promessa da Gesù, fermento di vita nuova, pedana di lancio per una nuova fase di impegno missionario» (ITC, Syn., n. 121).

 

 

Partecipazione

 

Una Chiesa sinodale è una Chiesa di partecipazione e corresponsabilità. Nell'esercizio della sinodalità è chiamata a esprimere la partecipazione di tutti, secondo la vocazione, il ministero e il carisma di ciascuno. La partecipazione si basa sul fatto che tutti i fedeli sono abilitati e chiamati a servirsi reciprocamente attraverso i doni che tutti hanno ricevuto dallo Spirito Santo.

Nella Chiesa sinodale l'intera comunità, nella libera e ricca diversità dei suoi membri, è chiamata a pregare, ascoltare, analizzare, dialogare, discernere e consigliare per prendere decisioni pastorali che corrispondano il più possibile alla volontà di Dio. Pertanto, nel formulare le proprie decisioni, i pastori dovrebbero ascoltare attentamente le opinioni e le esperienze dei fedeli.

 

 

Riunione sinodale diocesana

 

Ogni Chiesa locale è invitata a concludere la fase diocesana con una Riunione Sinodale Diocesana. Questo incontro permette ai diversi membri della Diocesi di riunirsi per una celebrazione liturgica, per pregare insieme, per riflettere sull'esperienza del Processo Sinodale nella Diocesi, per ascoltare le osservazioni che sono state sollevate, per dialogare sulla realtà attuale della Chiesa locale e sui segni dei tempi, e per discernere la chiamata dello Spirito per la diocesi in relazione alla sua crescita nella conversione sinodale. Mentre gran parte del processo di consultazione durante la fase diocesana potrebbe essersi svolto all'interno di specifiche comunità della Chiesa locale, come parrocchie, servizi pastorali, gruppi giovanili e di altro tipo, l'obiettivo della Riunione Presinodale Diocesana è quello di riunire una rappresentanza dell'intera diocesi, compresi i gruppi minoritari e quelli periferici, e di consentire ai partecipanti di ascoltare, riflettere e discernere insieme. Successivamente, l'esito dell'incontro dovrà far parte della sintesi diocesana, come descritto nella Parte 4 del Vademecum.

 

 

Sensus fidei

 

L'unzione dello Spirito Santo, conferita dai sacramenti dell'iniziazione cristiana, si manifesta nel sensus fidei del popolo di Dio. «In tutti i battezzati, dal primo all'ultimo, opera la forza santificatrice dello Spirito che spinge ad evangelizzare. Il Popolo di Dio è santo in ragione di questa unzione che lo rende infallibile “in credendo”. Questo significa che quando crede non si sbaglia, anche se non trova parole per esprimere la sua fede. Lo Spirito lo guida nella verità e lo conduce alla salvezza. Come parte del suo mistero d’amore verso l’umanità, Dio dota la totalità dei fedeli di un istinto della fede – il sensus fidei – che li aiuta a discernere ciò che viene realmente da Dio. La presenza dello Spirito concede ai cristiani una certa connaturalità con le realtà divine e una saggezza che permette loro di coglierle intuitivamente, benché non dispongano degli strumenti adeguati per esprimerle con precisione» (EG 119). Questo atteggiamento indispensabile si traduce con l’espressione sentire cum Ecclesia: sentire, provare e percepire in armonia con la Chiesa. È richiesto non soltanto ai teologi, ma a tutti i fedeli; unisce tutti i membri del popolo di Dio nel loro pellegrinaggio. È la chiave del loro «camminare insieme». (ITC, Il Sensus fidei, n. 90).

 

 

Sinodo

 

Il Sinodo è l'evento «in cui la Chiesa viene convocata dall'autorità competente e secondo le procedure specifiche determinate dalla disciplina ecclesiastica, coinvolgendo in vario modo, a livello locale, regionale e universale, l'intero Popolo di Dio sotto la presidenza dei Vescovi in comunione collegiale e gerarchica con il Vescovo di Roma, per discernere il suo cammino e le questioni particolari, e per prendere decisioni e orientamenti al fine di svolgere la sua missione evangelizzatrice» (ITC, Syn., n. 70).

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