In occasione dell'Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa, il Cardinale Mario Grech ha inviato una lettera al Presidente del CCEE, S.Ecc. Mons. Gintaras GRUŠAS, Arcivescovo di Vilnius.
Vaticano, 6 ottobre 2025
Eccellenza,
nell’imminenza dell’Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, in programma a Fatima dal 7 al 10 ottobre 2025, desidero augurare a Lei e a tutti i Partecipanti, gli Ospiti e i Collaboratori una proficua sessione di lavori.
Apprezzo sinceramente l’attenzione che, nella giornata conclusiva del 10 ottobre, l’Assemblea riserverà all’implementazione del Sinodo, in sintonia con quanto questa Segreteria Generale del Sinodo – incoraggiata da Papa Francesco prima e da Papa Leone XIV poi – sta facendo per favorire la recezione del processo sinodale in tutta la Chiesa. Come il Santo Padre Leone XIV ha affermato nel suo primo discorso pubblico, l’8 maggio 2025: «vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono»; la Chiesa è chiamata a proseguire con determinazione la fase di implementazione di quanto vissuto ed è stato oggetto di discernimento nel processo sinodale. Rispondere a questo appello del Successore di Pietro costituisce un dovere per tutti noi, Pastori del Popolo di Dio.
Del resto, i documenti del Sinodo, in particolare il Documento finale, possono offrire un aiuto prezioso nel rispondere alle non facili sfide che il Continente europeo si trova ad affrontare in quest’ora della storia: la secolarizzazione, che non a caso è stata scelta come tema unificante dell’Assemblea della CCEE, ma anche la pace internazionale, la riconciliazione sociale e l’unità tra le Chiese cristiane, in un momento in cui la guerra si è riaffacciata sul suolo dell’Europa con il suo strascico di lacerazioni.
Il Sinodo, in particolare, ci ha insegnato che una Chiesa in cui tutti si scoprono «discepoli missionari», semplicemente in forza della grazia sorgiva del Battesimo, che abilita alla corresponsabilità e domanda la partecipazione, è una Chiesa più capace di fronteggiare i problemi della scarsità dei pastori, dell’esodo dei fedeli, dello scoraggiamento delle donne, dell’indebolimento dello slancio ecumenico, della diminuzione delle risorse. Tante esperienze “pilota” di sinodalità, che il processo sinodale ha favorito in questi ultimi anni, ce lo stanno a testimoniare, infondendoci fiducia nel futuro.
La ringrazio pure, Eccellenza, per l’impegno della CCEE a costituire un’equipe sinodale in grado di coordinare l’implementazione del processo sinodale a livello continentale. La prego altresì di voler incoraggiare i Presidenti delle Conferenze Episcopali, che prenderanno parte all’Assemblea Plenaria, a fare altrettanto nelle loro rispettive Nazioni e, possibilmente, ad adoperarsi perché ogni Diocesi dei loro Paesi si doti a sua volta di una propria equipe.
Con molti membri delle équipes sinodali continentali, nazionali e diocesane – più di 2.000 partecipanti si sono registrati – ci troveremo prossimamente a Roma, in occasione del Giubileo del 24-26 ottobre 2025, i cui preparativi ormai fervono. Anche questa, come Ella sa, sarà un’occasione favorevole per rilanciare la sfida e la promessa del Sinodo, attraverso il dialogo con il Santo Padre, il pellegrinaggio giubilare, lo scambio di doni tra le Chiese del mondo, la preghiera comune e la Celebrazione eucaristica, sorgente del dinamismo sinodale della Chiesa.
La prego, Eccellenza, di voler condividere il contenuto di questa lettera con tutti i Presidenti delle Conferenze Episcopali presenti all’Assemblea Plenaria. Desidero inoltre assicurarLe la mia piena disponibilità, insieme ai collaboratori di questa Segreteria Generale, a incontrare singolarmente gli Episcopati di ogni Nazione che lo desiderino, per chiarire eventuali dubbi, dissipare fraintendimenti e accompagnare concretamente il cammino di implementazione del Sinodo.
AssicurandoLe la mia preghiera per il buon esito dell’Assemblea di Fatima, profitto volentieri dell’occasione per professarmi dell’Eccellenza Vostra Rev.ma
dev.mo nel Signore
Mario Card. GRECH
Segretario Generale