1) Attività e mandato
Al termine della Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, il Gruppo ha ripreso la sua attività, riunendosi a cadenza mensile[1].
Per facilitare la regolare partecipazione dei membri non residenti a Roma, le riunioni si sono svolte in modalità mista, cioè in forma sia presenziale sia distanziale.
Inoltre, all’interno del Gruppo è stato costituito un comitato di redazione, composto di cinque membri, che si è riunito anch’esso a cadenza generalmente mensile.
A partire dal mese di novembre 2024, il Gruppo ha precisato il mandato ricevuto, stabilendo di articolare il proprio discernimento intorno a tre temi principali:
- la selezione dei candidati all’episcopato nella prospettiva di una Chiesa sinodale e missionaria, valorizzando la partecipazione dei Vescovi del territorio e dell’intero Popolo di Dio al processo coordinato dalla Nunziatura Apostolica;
- la formazione iniziale e permanente dei Vescovi, a partire da quanto si fa attualmente al livello della Curia Romana e delle Conferenze Episcopali;
- le modalità di svolgimento delle visite ad limina in prospettiva sinodale missionaria.
Al 30 giugno 2025 il Gruppo ha concluso la sua riflessione sul primo tema e conta di esaminare gli altri due temi a partire dal successivo mese di settembre.
Sul tema della selezione dei candidati all’episcopato, il Gruppo ha ottenuto dal Santo Padre Francesco, per mezzo dell’allora Cardinale Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi, la facoltà di esaminare le Istruzioni riservate inviate ai Rappresentanti Pontifici circa la procedura per le nomine episcopali nei territori di competenza del Dicastero per i Vescovi e del Dicastero per l’Evangelizzazione (Sezione per la Prima Evangelizzazione e le Nuove Chiese Particolari).
2) Soggetti interpellati
Tenendo conto dell’invito di Papa Francesco ad adottare un metodo di lavoro sinodale, basato sull’ascolto e sul discernimento comunitario, il Gruppo ha avvertito l’esigenza di interpellare un numero di soggetti ampio ed eterogeneo, chiedendo loro di offrire la loro testimonianza e opinione.
Ciò è avvenuto anzitutto in occasione della Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità, quando, il 18 ottobre 2024, circa 80 membri del Sinodo hanno potuto formulare le loro domande ed esprimere le loro aspettative ai membri del Gruppo 7.
Successivamente il Gruppo ha promosso una riunione congiunta con il Gruppo di Studio 8 (che si occupa de «Il ruolo dei Rappresentanti Pontifici in prospettiva sinodale missionaria»), allo scopo di ascoltare i suoi membri, in buona parte Nunzi Apostolici.
In una successiva occasione un’esperta nella selezione del personale dirigente di società internazionali è stata invitata a presentare una relazione, con l’obiettivo di trarre informazioni utili dalle procedure in uso nella società civile.
Il Gruppo ha altresì richiesto per iscritto il parere dei Presidenti delle Conferenze Episcopali (con preghiera di consultare anche i loro collaboratori, come i membri attuali o passati della Presidenza della Conferenza Episcopale, i Segretari Generali e gli Officiali della Conferenza Episcopale, ecc.) e dei Rappresentanti Pontifici (anche in questo caso con l’invito a interpellare i collaboratori della Nunziatura Apostolica). Tanto agli uni quanto agli altri sono stati rivolti i seguenti quesiti: 1) in che modo sembra possibile migliorare il coinvolgimento della Conferenza Episcopale nel processo di selezione dei Vescovi, affinché possa prestare un più efficace servizio al discernimento del Nunzio Apostolico?; 2) in che modo sembra possibile rendere più ampia (dal punto di vista quantitativo) e più efficace (dal punto di vista qualitativo) la partecipazione del resto del Popolo di Dio nel processo di selezione dei Vescovi? Complessivamente hanno risposto 32 Presidenti di Conferenze Episcopali e 45 Rappresentanti Pontifici.
Ancora, sempre per iscritto, sono stati consultati alcuni Laici e Laiche, in parte selezionati tra i membri della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi e in parte suggeriti dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. A tutti costoro è stata rivolta la seguente domanda: come è possibile ampliare e qualificare la partecipazione del Popolo di Dio nel processo di selezione dei Vescovi? Complessivamente hanno risposto 15 Laici su 33.
Infine, sono stati presi in esame circa 25 contributi liberi, inviati alla Segreteria Generale del Sinodo da parte di singoli o associazioni, e sono stati consultati alcuni studi di recente pubblicazione (di indole storica, teologica e canonistica) in tema di nomina dei Vescovi.
In aggiunta a tutto ciò, il 16 giugno 2025 il Gruppo ha organizzato online una riunione allargata, cui sono stati invitati alcuni Nunzi Apostolici, Laici ed Esperti di ogni continente, per un totale di circa 30 partecipanti, sottoponendo loro previamente una bozza di testo elaborata dal Gruppo e sollecitando il loro parere con il metodo della conversazione nello Spirito.
Il Gruppo calcola, in tal modo, di aver ascoltato nel complesso oltre 200 soggetti.
3) Frutti del discernimento
Attraverso un lavoro improntato al discernimento comunitario (che si è avvalso in alcune occasioni del metodo della conversazione nello Spirito), il Gruppo ha raggiunto il consenso intorno ad alcune prospettive:
- la consapevolezza del ministero specifico del Vescovo di Roma in ordine alla nomina o alla conferma dei Vescovi, pur facendo salve le tradizioni peculiari delle Chiese Orientali Cattoliche;
- la necessità di trarre ispirazione da quanto la Tradizione della Chiesa testimonia sulla dimensione ecclesiale del processo di selezione dei Vescovi e di assumere come punto di partenza della riflessione la prassi attuale, in cui non mancano istanze di sinodalità da riconoscere, salvaguardare e/o potenziare;
- l’opportunità di elaborare princìpi che, pur teologicamente fondati, siano pratici e sufficientemente flessibili, in modo da adattarsi a contesti ecclesiali tra loro differenti;
- l’esigenza di promuovere la comprensione del processo di selezione dei candidati all’episcopato come un cammino spirituale, caratterizzato in ogni sua fase dalla ricerca della volontà di Dio sulla sua Chiesa;
- il desiderio di rafforzare il ruolo della Chiesa locale quale ambito naturale di discernimento tanto sul suo nuovo Pastore quanto sui Presbiteri diocesani da segnalare quali possibili candidati all’episcopato. A questo riguardo, il momento dell’avvicendamento del Vescovo dovrebbe rappresentare per ogni Chiesa locale l’occasione per raggiungere una più chiara consapevolezza della sua situazione attuale e del cammino cui è chiamata dal Signore. In riferimento a ciò, le proposte del Gruppo vorrebbero nel tempo favorire un maggiore investimento nella formazione del Popolo di Dio, che aiuti i fedeli di ciascuna Chiesa locale – Ministri ordinati, Consacrati/Consacrate, Laici/Laiche – a sviluppare la sensibilità e la competenza necessarie allo scopo;
- la necessità di favorire un più incisivo coinvolgimento dei Vescovi del territorio nella provvista delle Chiese locali, privilegiando qualora possibile l’Assemblea dei Vescovi della Provincia Ecclesiastica alla Conferenza Episcopale (cfr. CIC, can. 377 § 2), in modo che i Vescovi possano operare un discernimento su Chiese e candidati che effettivamente conoscono;
- l’esigenza di bilanciare un variegato coinvolgimento ecclesiale, da una parte, e la riservatezza imposta dal rispetto dovuto alle persone, dall’altra;
- il desiderio di ricercare non tanto un mero incremento quantitativo dei soggetti coinvolti nel processo, cosa che potrebbe produrre un indebito rallentamento delle provviste episcopali, quanto un miglioramento qualitativo, ad esempio equilibrando la partecipazione di Chierici e Laici, di uomini e donne, nonché valorizzando il ruolo degli organismi di partecipazione della Chiesa locale;
- l’opportunità di ripensare i questionari riservati attualmente in uso e di affiancare ad essi forme più flessibili di consultazione dei membri del Popolo di Dio;
- l’esigenza di prevedere forme periodiche di valutazione del processo di selezione dei candidati all’episcopato.
Coordinatore: S. Ecc. Mons. Felix Genn
[1] Fino all’aprile 2025 è stato membro del Gruppo 7, in qualità di Prefetto del Dicastero per i Vescovi, il Card. Robert Francis PREVOST, O.S.A., diventato Papa l’8 maggio 2025 con il nome di Leone XIV. Dal settembre 2024 è stato cooptato nel Gruppo 7 il Rev. Mons. Erwin José Aserios BALAGAPO (Filippine), allora Capo Ufficio e dal 7 novembre 2024 Sotto-Segretario del Dicastero per l’Evangelizzazione (Sezione per la Prima Evangelizzazione e le nuove Chiese Particolari); e hanno preso parte ai lavori il Rev. D. Pasquale BUA (Italia), in funzione di segretario esecutivo; e il Rev. Michael BERENTZEN (Germania), in funzione di assistente del Coordinatore S. Ecc. Mons. Felix GENN e di verbalizzatore.