Questo report fa seguito a quello presentato nell’ottobre 2024 ai partecipanti della Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Richiamiamo brevemente le fasi del cammino compiuto e illustriamo in particolare gli sviluppi dall’autunno 2024 a oggi e le prospettive per l’ulteriore lavoro.
Fasi del cammino
1. Istruzione del nostro lavoro (giugno - luglio 2024) alla luce del compito assegnatoci dalla Traccia di lavoro della Segreteria Generale del Sinodo per i Gruppi di studio (14 marzo 2024): procedere «a una verifica della formazione al ministero ordinato e a una revisione della Ratio Fundamentalis nella prospettiva della Chiesa sinodale missionaria (Relazione di sintesi, n. 11j), a servizio delle Conferenze Episcopali».
Durante questa fase, riassunta nel precedente report, siamo giunti a una duplice presa di coscienza:
- Pubblicata nel 2016, l’attuale Ratio Fundamentalis è un documento recente tuttora in fase di recezione, che ha portato già importanti novità in riferimento alla dimensione sinodale e missionaria della Chiesa, tra cui l’insistenza sul discepolato e la configurazione a Cristo Capo, Pastore, Servo e Sposo, come principi fondamentali della formazione, la dimensione essenzialmente comunitaria e la necessità di una formazione integrale. A partire da essa si stanno preparando in tutto il mondo le Ratio Nationalis di cui una parte è già confermata dal Dicastero per il Clero, mentre altre sono in dirittura d’arrivo e altre sono tuttora in elaborazione. Non sembra opportuno, pertanto, pensare in questo momento a un vero e proprio rifacimento della Ratio.
- Dall’altra parte la Relazione di sintesi della Prima Sessione del Sinodo e l’Instrumentum laboris per la Seconda Sessione – e nel frattempo anche il Documento finale (in particolare i nn. 147-148) – formulano una serie di istanze legate al cammino di una Chiesa sinodale e missionaria nell’attuale cambiamento d’epoca, che non si possono ignorare, tra cui: in rapporto alla centralità del Popolo di Dio, sinodale e missionario, la necessità di approfondire l’identità del ministero ordinato in chiave relazionale, cioè in dialogo con gli altri ministeri, e di definirlo “in e a partire dal” Popolo di Dio; l’esigenza di una formazione più calata nell’esperienza del Popolo di Dio con i suoi vari carismi e ministeri; momenti di formazione condivisi di laici, consacrati, ministri ordinati e seminaristi; una maggiore partecipazione di tutte le componenti del Popolo di Dio – in particolare anche delle donne e delle famiglie – alla formazione dei ministri ordinati; l’apprendimento di competenze indispensabili per una Chiesa sinodale; l’urgenza di rispondere al mandato missionario di Gesù.
Tutto ciò ci ha portati a pensare alla possibilità di stendere un Documento preliminare alla Ratio Fundamentalis che delinei da un lato con chiarezza l’identità relazionale dei ministri ordinati in una Chiesa sinodale e missionaria e indichi dall’altro princípi e criteri per l’attuazione della Ratio Fundamentalis e delle Ratio Nationalis in sintonia con questo quadro ecclesiologico e missiologico.
Nell’incontro del 18 ottobre 2024 con i partecipanti del Sinodo questo orientamento ha trovato sostanziale conferma, ma abbiamo ricevuto anche importanti sollecitazioni: assicurare una formazione che curi la maturazione dell’interiorità e inizi a una profonda spiritualità cristiana e sacerdotale come vera amicizia con Gesù; riconoscere che, nel mondo complesso di oggi, certe modalità e strumenti della formazione non fanno più adeguata presa; tener conto delle sfide del mondo digitale, delle reti sociali e dell’Intelligenza Artificiale; individuare vie che portino a una vera e integrale trasformazione (conversione) dei candidati; promuovere una coscienza di sé e del ministero che fiorisca e cresca nell’immersione nel Popolo di Dio; ecc.
2. Fase di ascolto e di raccolta (ottobre 2024 - giugno 2025). Si è svolta in due direzioni, cercando di tener fede a quel metodo sinodale che è alla base del nostro lavoro:
- ascolto di esperienze di seminari e di persone esperte di diversi continenti[1];
- consultazione delle Conferenze Episcopali su buone pratiche in atto e proposte per la formazione dei candidati al ministero nella prospettiva di una Chiesa sinodale e missionaria[2].
Durante questa fase sono emersi fra l’altro i seguenti elementi: una conferma dell’orientamento di fondo: stesura di un preambolo e di linee-guida per la rilettura della Ratio; l’esistenza di numerose Buone Pratiche nel mondo di cui far tesoro e da far conoscere; il rischio di fermarsi a buoni propositi che non si concretizzino adeguatamente (p.e. numero minimo di seminaristi; formazione dei formatori, ecc.); da qui la necessità di stabilire tempi per l’attuazione e criteri di verifica.
In particolare, si è riflettuto sulla configurazione del seminario e sulle sue radici storiche. L’attuale modello è in gran parte ancora erede di un contesto in cui si insisteva su una formazione separata dall’insieme del Popolo di Dio, in spazi propri e in comunità di uguali. È necessario arricchire questo schema con nuove modalità consone alla natura missionaria e sinodale della Chiesa:
- approfondendo l’esperienza di processi formativi maggiormente immersi nell’esperienza del Popolo di Dio;
- sviluppando forme nuove di formazione pastorale e dando spazio a contributi/moduli formativi, che rispondano alle situazioni e alle sfide del nostro tempo.
3. Fase di sintesi e redazione preliminare (luglio - novembre 2025). Per questa fase ci proponiamo di:
- raccogliere tutte le indicazioni del Documento finale del Sinodo 2021-2024 per la formazione dei candidati al ministero ordinato (già fatto);
- enucleare dal materiale raccolto durante l’ascolto di esperienze di seminari e di esperti le principali istanze e proposte;
- individuare fra le buone pratiche e proposte pervenute dalle Conferenze Episcopali alcune di ogni continente, a mo’ di esempio;
- rileggere in questa luce la Ratio Fundamentalis per evidenziare, capitolo per capitolo, elementi di sinodalità e missionarietà già presenti e ciò che necessita di ulteriori sviluppi;
- redazione di un documento preliminare alla Ratio da sottoporre al Santo Padre.
Possibili parti di un documento preliminare per l’implementazione della Ratio Fundamentalis / delle Ratio Nationalis in chiave sinodale e missionaria
Completando il proprio compito, il Gruppo elaborerà la bozza di un sintetico documento (non più di 10-12 pagine) per l’implementazione della Ratio Fundamentalis / delle Ratio Nationalis in chiave sinodale e missionaria, che consisterà delle seguenti parti:
1. Preambolo antropologico e teologico, ecclesiologico, missiologico e pastorale: identità e ministero dei presbiteri in una Chiesa sinodale e missionaria
2. Linee-guida per l’attuazione della Ratio Fundamentalis e delle Ratio Nationalis in chiave sinodale e missionaria
3. Criteri per l’attuazione e la valutazione
4. Un’appendice con buone pratiche scelte, di vari Continenti (altre potrebbero circolare attraverso il sito del Dicastero per il Clero)
5. Corollario finale che evidenzi le istanze principali.
Coordinatore: S. Em. Card. José Cobo Cano
[1] Esperti consultati (in ordine cronologico):
11/11/2024 Rev.do Emilio Lavaniegos González O.S.D., Fraternità sacerdotale degli Operai diocesani, Direttore della Residenza Mosén Sol (comunità con preti in difficoltà), Consultore del Dicastero per il Clero, tra i collaboratori alla stesura dalla Ratio Fundamentalis.
06/12/2024 Suor Isabell Naumann, Istituto secolare Sorelle di Maria di Schönstatt, Preside del Catholic Institute of Theology di Sydney, Membro della Commissione teologica internazionale.
16/12/2024 Rev.do Enrico Brancozzi, Vicario Episcopale per la pastorale dell’Arcidiocesi di Fermo e Rettore del Seminario arcivescovile, autore del volume Rifare i preti. Come ripensare i seminari.
07/01/2025 Mons. Jesús Vidal Chamorro, Vescovo di Segovia, Presidente della Sottocommissione Episcopale per i Seminari della Conferenza Episcopale Spagnola.
21/01/2025 P. Hans Zollner. S.I., Direttore dell’Istituto di Antropologia (Studi interdisciplinari sulla dignità umana e sulla cura) della Pontificia Università Gregoriana.
18/02/2025 Mons. Lucio Adrían Ruiz, Segretario del Dicastero per la Comunicazione e “ideatore” del “Sinodo digitale”.
18/03/2025 Rev.do Dott. Peter Klasvogt, sacerdote dell’Arcidiocesi di Paderborn, Direttore dell’Istituto Sociale Kommende di Dortmund e dell’Accademia Cattolica di Schwerte, già Rettore del Seminario maggiore di Paderborn e Presidente della Conferenza dei Rettori di lingua tedesca; Rev.do Carlo José Seno, sacerdote dell’Arcidiocesi di Milano, Responsabile del Centro di Spiritualità di comunione per sacerdoti e seminaristi diocesani “Vinea mea”, Cittadella del Movimento dei Focolari a Loppiano (Firenze).
08/04/2025 Prof.ssa Nora Kofognotera Nonterah, teologa e docente universitaria, Membro dell’Assemblea sinodale, già direttrice del Programma di formazione alla sinodalità per i seminaristi del Ghana organizzato dal Seminario maggiore provinciale di San Gregorio Magno.
24/06/2025 Rev.do Armando Nugnes, Rettore del Pontificio Collegio Urbano in Roma.
[2] Quadro dei contributi delle Conferenze Episcopali in risposta alla richiesta di segnalare buone pratiche e proposte: 4 contributi dell’Africa (Burundi, Liberia, Mozambico, Nigeria); 8 contributi dell’Asia (Bangladesh, Cina, Corea, Filippine, Giappone, India, Sri Lanka, Thailandia) (l’apporto dei seminari dell’Asia è arrivato in parte dalle Conferenze Episcopali e in parte tramite la FABC); 10 contributi dell’America Latina (Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Guatemala, Honduras, Mexico, Peru, Venezuela); 2 contributi del Nord America (Canada, USA); 13 contributi dell’Europa (Albania, Belgio, Bosnia, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Scandinavia [Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia], Slovenia, Slovacchia, Spagna); per un totale di 37 contributi.